Benefici terapeutici della tecnologia digitale e aumento della neuroplasticità

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Il digitale come stimolo per la neuroplasticità

L'interazione frequente con dispositivi digitali, come telefoni e tablet, può promuovere la neuroplasticità nel nostro cervello. Ma cos'è la neuroplasticità? È la meravigliosa capacità del nostro sistema nervoso di adattarsi, evolversi e riorganizzarsi in risposta a nuove esperienze e sfide. I circuiti neurali sono reti di neuroni interconnessi che trasmettono segnali elettrici e chimici, coordinando ogni funzione del corpo e della mente. Ogni percorso è specializzato: alcuni regolano il movimento, altri elaborano emozioni, memoria o percezioni sensoriali.
L’uso ripetuto di un circuito ne rafforza l’efficienza, ottimizzando le risposte a specifici stimoli. Immagina i circuiti neurali come sentieri di montagna: i più utilizzati sono battuti e facili da attraversare, quelli caduti in disuso sono invece ricoperti di vegetazione e meno accessibili.

L'Impatto della Tecnologia sulla Corteccia Cerebrale

L’uso della tecnologia digitale coinvolge una vasta gamma di attività, ciascuna in grado di attivare e potenziare specifici circuiti neurali. Ad esempio, si stima che l’americano medio tocchi lo smartphone 2.176 volte al giorno, stimolando i potenziali corticali e riorganizzando la corteccia sensoriale e motoria. Questo tipo di interazione ripetitiva affina la percezione tattile e la coordinazione, adattando il cervello all’ambiente digitale.
La neuroplasticità è particolarmente attiva durante l'età dello sviluppo. Studi con risonanza magnetica funzionale hanno mostrato che giocare frequentemente a Pokémon da bambini può modificare l’organizzazione della corteccia visiva, influenzando la percezione degli oggetti per decenni. Anche in adolescenza il cervello continua a evolversi, specialmente nelle aree legate alle emozioni e alle interazioni sociali. L'esposizione ai social network e ad altre esperienze digitali gioca un ruolo significativo.

Questi esempi evidenziano come l’esperienza digitale possa modellare le capacità cognitive e percettive, rendendo il cervello più flessibile e adattabile. Tuttavia, l’effetto dipende non solo dal tipo di stimolo ricevuto ma anche dal tempo e dalle modalità di utilizzo, fattori cruciali per determinare se l’impatto sarà positivo o negativo sullo sviluppo e sul benessere mentale.

Tecnologie emergenti al servizio della sanità mentale

Realtà Estesa

Tra le tecnologie emergenti, la realtà virtuale (VR) ha mostrato un potenziale terapeutico incredibile. Utilizzata nei contesti clinici, la VR consente di trattare disturbi come la schizofrenia, il disturbo d'ansia e di panico. La sua capacità di immergere i pazienti in ambienti controllati migliora l'efficacia degli interventi terapeutici, offrendo un coinvolgimento più attivo e personalizzato.

Intelligenza Artificiale

L’intelligenza artificiale (IA) sta rivoluzionando la medicina mentale con applicazioni innovative. Tra le sue principali funzioni vi sono la diagnosi precoce dei disturbi psicologici attraverso l’analisi del linguaggio, delle espressioni facciali e dei dati clinici, migliorando l’intervento tempestivo. Inoltre, consente la personalizzazione dei trattamenti, adattando le terapie alle esigenze individuali grazie all’analisi di ampi set di dati. Le piattaforme di terapia virtuale basate su chatbot e assistenti digitali offrono supporto immediato, riducendo le barriere all’accesso ai servizi di salute mentale. L’IA supporta anche il monitoraggio continuo dei pazienti, identificando segnali precoci di ricaduta e ottimizzando le cure. Tuttavia, il suo impiego solleva questioni etiche, come la privacy dei dati e la necessità di supervisione umana per garantire un utilizzo responsabile.

Neurofeedback

Un'altra tecnologia rivoluzionaria è il neurofeedback, il quale consente alle persone di monitorare in tempo reale la propria attività cerebrale e imparare a regolarla. Attraverso sensori applicati sulla testa, i segnali neurali vengono misurati e visualizzati su uno schermo, permettendo agli utenti di adattare il proprio stato mentale. Migliorando la comprensione e il controllo dei propri processi mentali, il neurofeedback può portare cambiamenti stabili nei circuiti neuronali, influenzando positivamente la struttura della materia grigia e bianca del cervello. Questa tecnologia viene utilizzata per migliorare funzioni cognitive, gestire lo stress, trattare disturbi neurologici e insegnare l'uso delle neuroprotesi.

Verso un Uso Consapevole della Tecnologia

Se utilizzata correttamente, la tecnologia ha il potere di trasformare il cervello, migliorandone funzionalità e benessere. Tuttavia, è cruciale non sostituire i professionisti con la tecnologia, ma piuttosto considerarla un supporto integrativo alla terapia tradizionale.

Vuoi saperne di più sui benefici della tecnologia e come essa può influenzare positivamente il cervello? Visita la sezione articoli di b.d!

[1] Firth, J., Torous, J., López‐Gil, J. F., Linardon, J., Milton, A., Lambert, J., ... & Firth, J. A. (2024). From “online brains” to “online lives”: understanding the individualized impacts of Internet use across psychological, cognitive and social dimensions. World Psychiatry, 23(2), 176-190.

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[4] Olawade, D. B., Wada, O. Z., Odetayo, A., David-Olawade, A. C., Asaolu, F., & Eberhardt, J. (2024). Enhancing mental health with Artificial Intelligence: Current trends and future prospects. Journal of medicine, surgery, and public health, 100099.

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Enrico Cicconi

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